Alcune informazioni per capire cosa significa stadiazione dei tumori e a che cosa serve.
Cosa si
intende per stadiazione?
La stadiazione è un modo per
descrivere in maniera schematica quanto è grande un tumore e quanto si è esteso
rispetto alla sede originale di sviluppo.
Le cellule
tumorali hanno un comportamento molto diverso dalle cellule sane. Crescono
e si moltiplicano in maniera disordinata, e non vanno incontro a morte come
dovrebbero. Il risultato di ciò è la formazione di una massa tumorale. Questa
ha una differenza fondamentale dai rispetto ai tessuti sani: alcune delle
cellule che la compongono possono staccarsi e migrare, attraverso il sistema
linfatico e/o il flusso sanguigno, in altre parti del corpo dove formano altri
tumori (le metastasi).
La stadiazione è quindi un aspetto fondamentale della diagnosi di
tumore poiché da queste caratteristiche dipende la prognosi del tumore e il
tipo di trattamento più appropriato.
Se il tumore è, per esempio, localizzato in una sola sede ed è di
piccole dimensioni, un trattamento locale come la chirurgia o la radioterapia
può risultare curativo. Nei casi in cui, invece, il tumore si è esteso ad altre
sedi il trattamento locale non basta: occorre ricorrere a trattamenti
sistemici, cioè in grado di sortire i loro effetti su tutto il corpo, come la
chemioterapia, la terapia ormonale o i diversi trattamenti farmacologici
disponibili.
Stadio e
grado sono la stessa cosa?
Lo stadio indica quanto è grande un tumore e quanto si è diffuso
nell'organismo, il grado descrive quanto le cellule tumorali sono diverse dalle
cellule sane.
Il grado del
tumore serve
a definire quanto queste caratteristiche anomale sono spiccate. Quanto più il
grado è alto (cellule meno differenziate) tanto più le cellule tumorali sono
diverse da quelle sane e sono destinate a crescere e diffondersi velocemente
nell'organismo.
Esistono diversi sistemi di classificazione per definire il grado di un
tumore, che possono variare da una forsa tumorale all’altra. In generale, si
usa una scala da 1 a
3:
grado
1: tumore ben differenziato
grado
2: tumore mediamente differenziato
grado
3: tumore indifferenziato
Come si
misura lo stadio di un tumore?
Esistono diversi sistemi con cui i medici descrivono lo stadio di un
tumore. Al di là delle differenze e specificità, quasi tutti i sistemi di
stadiazione presentano alcune caratteristiche comuni:
le dimensioni del tumore
primitivo;
il coinvolgimento
dei linfonodi;
la presenza (e il numero) di metastasi, cioè di cellule tumorali migrate tramite il sangue dalla sede
primaria in altri organi.
Dalla combinazione di questi elementi si può ricavare una descrizione
molto dettagliata del tumore e della sua estensione.
Come
interpretare la stadiazione?
Nella cartella clinica, la stadiazione di un tumore assume l'aspetto di
una sigla composta il più
delle volta da lettere e numeri. Il modo in cui un fenomeno come l'estensione
del tumore e la sua diffusione vengono trasformati in sigla dipende dal sistema
di classificazione utilizzato.
Il più comune è il cosiddetto sistema "TNM", acronimo inglese che sta per Tumour, Node, Metastasis.
Questo sistema permette di descrivere la dimensione di un tumore primario, se
il cancro si è esteso ai linfonodi e se si è diffuso in una parte diversa
del corpo con metastasi. Per ciascuna delle lettere che compongono l'acronimo,
viene associato a un numero.
Con la lettera T ci si riferisce
alla dimensione
del tumore: la scala va da 1, che identifica i tumori più piccoli, a 4 per quelli
più grandi.
La lettera N, che indica il coinvolgimento dei linfonodi, può essere seguita da un
numero che va da 0 (nessun linfonodo coinvolto) a 3 (molti linfonodi
coinvolti).
La M,che sta per metastasi, può avere valore 0 (se il tumore è rimasto circoscritto alla sua sede
primaria) o 1 (quando il tumore si è diffuso ad altre aree del corpo). Un
sistema articolato ma semplice, quindi, che può in alcuni casi essere
ulteriormente arricchito con l'aggiunta di lettere oltre il valore numerico.
Il sistema TNM non è l'unico a essere impiegato nella stadiazione dei
tumori, viene utilizzato principalmente per il tumore di mammella, colon-retto,
stomaco, esofago, pancreas e polmone, sarcoma dei tessuti molli e melanoma.
Per i tumori del sangue, del cervello, del midollo osseo ed altri non si
usa la stadiazione TNM ma altri metodi; i tumori ginecologici usano ancora un
altro metodo ma questo può essere “tradotto” in TNM.
Che esami
bisogna effettuare per conoscere lo stadio di un tumore?
Per giungere a una stadiazione affidabile ci si avvale
dell'integrazione di più test quali:
l'esame
obiettivo, che unito ai sintomi e a una anamnesi accurata possono fornire le
prime indicazioni sulla sede del tumore primario;
i test di diagnostica
per immagini come raggi X, TC,
risonanza magnetica (RM) o Pet che
consentono di "vedere" l'estensione del tumore ed eventualmente la
presenza e la localizzazione secondaria;
gli esami di
laboratorio, che possono fornire indicazioni su come il tumore stia alterando il
normale funzionamento degli organi;
biopsie percutanee (sotto controllo ecografico o no) o endoscopiche che attraverso l'esame di un piccolo campione di tessuto da
sottoporre ad analisi al microscopio, permettono di definire la natura del
tumore attraverso analisi cito-istologica.
Fondazione ONLUS "Attilia Pofferi" - Codice Fiscale: 01161140478 - Pistoia, Largo San Biagio 109 - Tel. 0573358384
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